Ed eccomi qua… A far che, poi? Butto giù quattro righe, spero in italiano corretto, per non lasciare questo miserrimo blog vuoto. Non è mai facile iniziare qualcosa. Rompere il ghiaccio , insomma. Non lo è mai quando si tratta di rapporti interpersonali, ed un blog è anche questo, in un certo senso, e non lo è nemmeno quando si tratta di scrivere qulcosa. Come quando a scuola c’era il compito in classe di italiano: tema. Si sceglieva la traccia nella quale si potevano fare meno brutte figure e poi lì… la metà del tempo a disposizione passava a cercare di capire come cavolo doveva iniziare stò maledetto tema. Ed è un po’ così anche oggi. Anche se ho tutto il tempo che voglio. Ma la cosa migliore è buttarsi, senza pensare troppo, lanciarsi e via. Sperando di non farsi troppo male.
Beata te che avevi un traccia, io neanche quello, mi ritrovavo a dover fare temi del tipo: "l'ambiente naturale compare nelle problematiche scientifiche e letterarie piuttosto tardivamente. Tracciate un percorso che attraverso la storia della letteratura e cultura, a partire del mondo antico,aiuti a individuare le costruzioni tematiche a noi contemporanee" e non avevi via di scampo. O questo o un 3 assicurato.
RispondiEliminaOk, ma niente Coelho.
RispondiEliminaSottoscrivo appieno il commento si Sciuscia
RispondiEliminaE vai Criss, il più ormai è fatto, scrivi pure quello che ti pare, non ci sono voti
RispondiEliminaGrazie Pesa, Sciuscia e Fracatz sia per il consiglio che per l'incoraggiamento.
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